Questo è il nostro obbligo nei confronti del bambino: dargli un raggio di luce e seguire il nostro cammino.
Maria Montessori
Il pensiero della Montessori ha guidato, in questo anno scolastico, il desiderio di dedicare una particolare attenzione alle famiglie: oltre all’incontro iniziale, dove si è presentato il progetto educativo, altre due tappe hanno visti coinvolti i genitori. Questa scelta nasce anche dalla consapevolezza della sempre più indispensabile alleanza tra scuola e famiglia nel processo educativo dove, pur ricoprendo ruoli diversi, siamo tutti responsabili.
Sono stati realizzati due momenti formativi con la presenza della dottoressa Raffaella Parrotta, psicologa e psicoterapeuta cognitivo comportamentale, terapeuta EMDR.
La prima tappa (06/12/2023) dal tema “L’attesa che rende forte l’umano”, ha offerto una riflessione sul senso dell’attesa – sia nel bambino che nell’adulto – quale spazio di maturazione. È importante, infatti, comprendere la notevole differenza nella percezione del tempo tra bambino e adulto, favorendo la comunicazione e rendendo possibile una serena gestione dei conflitti, ridimensionando quel senso di fallimento che talvolta percepiscono i genitori davanti alle reazioni dei propri bambini.
Il secondo incontro (3/05/2024) ha focalizzato l’attenzione sul ruolo dei genitori, sul loro imprescindibile compito, insito nella vocazione a generare, senza dimenticare le sfide e le possibilità, la responsabilità e la fatica che diventano pietre preziose per la costruzione di una genitorialità dalle radici profonde.
Per questo è necessario per gli adulti, prima di tutto, riflettere sul proprio vissuto, sulla relazione con i propri genitori, per porre le basi di un autentico rapporto futuro con i figli.
Inoltre, la dottoressa ha sottolineato come le aspettative di una madre si scontrino costantemente con quelle della società, creando così un caos interiore che compromette la serena sintonia tra madre e figlio. Fondamentale poi è la figura del padre per l’armonica crescita del bambino: rappresenta infatti quella spalla forte su cui appoggiarsi. È grazie alla rassicurazione e all’incoraggiamento paterni che ogni bimbo sviluppa l’innata spinta all’esplorazione.
Tanti gli spunti offerti dalla dottoressa: dall’attenzione ai mezzi della tecnologia, alla necessità di prendersi dei tempi personali senza dimenticare la capacità di gestire i conflitti e i litigi in modo da non compromettere la serenità dei figli. Il canale comunicativo, infatti, è il più importante nella crescita di un bambino, è l’aspetto che maggiormente necessita di essere curato, proprio per questo occorre confrontarsi e interrogarsi sui motivi dei litigi e riflettere sulle conseguenti reazioni.
Ci sembra importante riportare cinque consigli offerti che favoriscono la costruzione e la custodia della genitorialità quale porto sicuro:
- offrire conforto davanti alla richiesta d’aiuto dei bambini;
- amarli per quello che sono e non per quello che fanno;
- riconoscere la loro rabbia;
- non parlare mai ai bambini dei problemi degli adulti;
- dare loro fiducia incondizionata
I bambini sono il riflesso dell’agire dei genitori: un bambino guardato con amore cresce con la consapevolezza di essere una persona amata e amabile, un bambino guardato con fiducia riconoscerà il suo valore e le sue capacità.
Non è possibile esprimere in poche parole la ricchezza di questi due incontri: ma siamo grati e riconoscenti a coloro che ne hanno permesso la realizzazione e in modo speciale a tutti i genitori che hanno saputo cogliere e accogliere questa occasione come un vero dono, non solo partecipando, ma lasciandosi coinvolgere e mettere in discussione, condividendo, in un clima sereno e familiare, le proprie fatiche ed esperienze.
Sr Giuliana Imeraj e lo staff “Maria SS. Addolorata”