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Tra i sapori e gli odori dell’Autunno

I bambini della classe di 5 anni sono stati accompagnati, in scuolabus, presso la fattoria sociale “Isca delle donne” di Pratola Serra lo scorso 14 ottobre.

L’uscita didattica è stata inserita nella progettazione annuale della nostra scuola che ha come tematica centrale la “cura”: quale miglior occasione per sperimentare dal vivo le azioni della cura che quella di visitare una fattoria?

Nel verde suggestivo della bella Irpinia si sviluppa questa recente struttura che, con genuinità e sapori antichi, ha suscitato tanto entusiasmo nei piccoli visitatori.
Accolti dai sorrisi dei responsabili della struttura i bambini hanno fatto una passeggiata nell’immenso campo della lavanda raccogliendo le odorose spighe lilla e scoprendone i suoi vari utilizzi: saponi, olii,
profumi. A fine giornata ognuno ha anche portato a casa un sacchetto colorato da poter riporre nei propri cassetti o armadi.

Il contadino ci ha poi mostrato i diversi animali presenti in fattoria: le rumorose oche, le galline pagliaccio, i tacchini, il simpatico pony, nonché le laboriose api con la loro gerarchia ben strutturata. Il lavoro di cura per ciascuna specie, spiegavano, è molto delicato perché hanno bisogni diversi, ma anche sensibilità specifiche: alcuni volatili nel pollaio, per esempio, non gradiscono la presenza degli umani e il loro starnazzare diventa un antifurto naturale durante la notte. Il pony è dispettoso, ma gradisce i dolcetti che diventano rinforzi positivi per la sua collaborazione.
Prima del lavoro della vendemmia tra i tralci, i bambini hanno gustato una deliziosa e sana merenda all’aria aperta con succo e crostata alla marmellata, preparati dall’abile cuoca della fattoria. Sotto il porticato della fattoria hanno continuato a giocare e divertirsi ma anche a guardarsi attorno per ammirare i colori dell’autunno e la scenografia preparata per il nostro arrivo con balle di fieno, fiasche di vino, tini e arnesi contadini.

Dopo una breve passeggiata ci siamo spostati tra i tralci e, con vigore, entusiasmo e trasporto, i piccoli hanno raccolto i succosi grappoli d’uva, riponendoli nei secchi e trasportandoli fino al grande tino dove, li hanno pigiati coi piedi; è stata una esperienza molto divertente che ha prodotto una bevanda zuccherina dopo la premitura.

Parte del succo è stato utilizzato, poi, per il laboratorio artistico successivo: ogni bambino ha intinto la propria mano in questa vernice naturale e ha contribuito alla realizzazione di un cartellone di gruppo, a tema uva e tanti altri disegni che hanno colorato e abbellito l’ambiente.

L’esperienza già molto ricca si è poi completata con il pranzo che è stato tanto gradito e applaudito dai bambini: hanno mangiato in autonomia, espresso le proprie richieste ai camerieri, aspettato pazientemente a tavola in attesa delle varie portate.

Lontana dalla confusione della città, dai dispositivi tecnologici, dai pranzi e merende da fast-food, la classe è riuscita a sperimentare quello che le insegnanti si sarebbero attese da un’uscita didattica: il miglioramento delle competenze sociali (socializzazione, responsabilità, convivenza), lo sviluppo della curiosità, un arricchimento culturale e una conoscenza del territorio, un potenziamento della abilità manuali.

Teresa Picone

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